2012/03/22

Libro di Maria Francesca Agresta

Maria Francesca Agresta Il suono dell’interiorità Daniele Paris per il cinema di Liliana Cavani, Luigi Di Gianni, Lorenza Mazzetti (Libreria Musicale Italiana, Lucca, 2010)

Questo volume di Maria Francesca Agresta ha ricostruito l’attività di compositore per il cinema di Daniele Paris, un musicista esclusivamente noto per la sua intensa attività di direttore d’orchestra, svolta tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Settanta del secolo scorso.

Un’attività finalizzata in gran parte alla diffusione della “nuova musica”, di cui Paris è stato un protagonista importante avendo diretto opere dal carattere fortemente innovativo e sperimentale di musicisti del calibro di Karheinz Stochhausen, Edgar Varése, György Ligeti, John Cage, Franco Donatoni, Franco Evangelisti, Sylvano Bussotti, Bruno Maderna, Luigi Nono all’interno di festival prestigiosi fra cui le Settimane Internazionali Nuova Musica di Palermo, Nuova Consonanza di Roma e il Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Venezia.

L’esperienza nella musica d’avanguardia ha permesso a Daniele Paris di lavorare nel cinema con modalità nuove, moderne ed estremamente interessanti a fianco di alcuni registi molto singolari: Lorenza Mazzetti per il Free Cinema, Luigi Di Gianni per il documentario di interesse etnografico e Liliana Cavani per alcuni dei suoi documentari per la televisione italiana (Storia del Terzo Reich ed Età di Stalin) ed alcuni dei suoi film più famosi come Il Portiere di notte, Milarepa, Al di là del bene e del male.

Tre autori che hanno saputo sperimentare in maniera audace: attraverso la realizzazione di soggetti particolarmente impegnativi, difficili, di ispirazione filosofica e, nel caso di Luigi Di Gianni, di documentazione antropologica.

Le testimonianze di questi registi, raccolte da M.Francesca Agresta grazie ad alcune interviste interamente riportate nel libro, chiariscono le modalità di lavoro di Paris che è sempre riuscito, in sintonia con loro, a trovare quella musica “giusta” per il raggiungimento di un risultato nuovo e particolare.

Il suono dell’interiorità è l’analisi del percorso di un musicista singolare, effettuata con fonti documentarie inedite; ma soprattutto è il racconto di una collaborazione umana e professionale unica.

Lorenza Mazzetti, Luigi Di Gianni e Liliana Cavani con le loro testimonianze hanno chiarito come nel loro cinema la scelta estetica originata da un’emozione si sia trasformata, grazie alla collaborazione di un musicista e di un amico come Daniele Paris, in una scelta poetica attraverso un connubio indissolubile di immagini e suoni.

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